Un'altra storia...
...quella che vi racconto io.
Vi racconto di un periodo in cui mi ero decisamente ficcata in testa che entro Natale era necessario (e sottolineo necessario) trovare un uomo. Motivo valido per cui sarebbe stato utile catalogare tutti gli uomini che suscitassero in me un qualunque interesse e numerarli, che vien più facile ricordarli (http://lacrimadiluna.blog.excite.it/permalink/453125).
E così ho fatto, come qualcuno di voi ricorderà.
Anzi, proprio stamattina ho trovato in autobus l'amore 15 (giusto per dovere di cronaca).
Dicevo, io me ne stavo in quel periodo tutte le mattine cogli occhi fuori dalla testa a guardare che figo questo e che figo quello. Un pomerioggio all'università io e la mia compagna troviamo (su un cestino, fra l'altro) un volantino di una festa di Halloween. Si mangia, si beve, si balla, ci vanno tutti gli universitari e costa 18 euro. Oh Pardiana! (direbbe sempre mia nonna), cakkio andiamo! Poi in sto periodo mi sento così gnocca, c'ho l'autostima alle stelle e metti che uno straccio di uomo riesca anche ad accalappiarlo.
Cominciano organizzazioni delle più disparate fra me e la mia amica. Alla fine decidiamo di andare alla festa insieme e poi rimanere a dormire da me. La macchina ce l'ho, la strada non la so, ma quello è (quasi) indifferente. Peccato che il giorno dopo io dovessi lavorare.
E allora come si fa? Mica posso lasciare lei a casa mia da sola.
Morale della favola: salta tutto.
Merdaccia.
Tre giorni di muso ai miei che non volevano che andassi (e invece le loro erano parole sante!) e che mi avevano gentilmente costretta a non saltare la giornata di lavoro al bar.
Ricordo ancora chiaramente il colore del fumetto che mi usciva dalle orecchie.
Come dite? Fine della storia?
E invece no, signori miei, quella sera c'è il colpo di scena.
Lei mi manda un sms: guarda che vengono anche due miei amici, possiamo andare con loro, dai, dì di sì, ti prego, sennò salta tutto.
Mah, penso, così all'improvviso... e poi vorrei guardare male i miei e farli sentire in colpa per avermi stra-sconsigliato di andare a quella festa. Però la curiosità è tanta e la voglia di divertirsi anche. Così una volta tanto faccio di testa mia e basta. Mangio due crackers tanto per non morire di fame finchè non arrivamo lì e poi vado a vestirmi.
Tutto nero che ci sta con il tema della festa: solita maglia vedo non vedo (guarda alle volte il caso) pantaloni neri attillatissimi (quelli che facevano impazzire il mio ex, ehehe) e stivali. Magari mi pettino anche, che non sia mai che mi fugge l'uomo dopo aver visto la criniera selvaggia.
E via, mamma mi accompagna al piazzale della chiesa dove dobbiamo trovarci.
1 commento:
Caspita! Una festa becccata per un pelo!
Io che non avvevo quasi voglia di andare, a te che è saltato tutto quando mancava poco.
E poi il colpo di scena!
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