mercoledì 14 febbraio 2007

Un'altra storia [2]

Dicevo...

Arrivo al piazzale della chiesa e scendo, mi avvicino alla loro auto...
Lui scende, mi saluta, mi apre la portiera... wow, penso, che gentleman...
Lungo la strada si chiacchera, un pò come se ci si conoscesse già. Noto la sua voce, così particolare, così calda... L'altra volta non ci avevo fatto caso.
Il navigatore ci porta fra i monti, fra tornanti, salite e discese. E la sua guida mi mette sicurezza, penso che la mia in confronto fà rizzare i capelli.
Ok, imbocchiamo la via del locale e già ci si presenta una fila lunga un kilometro, non parliamo poi del parcheggio... Quello che vi dicevo gli fece perdere la testa: in mezzo ad un campo con i monconi del frumento che grattavano la macchina. Benon! Ma anche quello diventa un motivo per ridere e scherzare.
All'ingresso ci saran state... non so dirvi quante persone... vi dico solo che per fare il biglietto ed entrare ci abbiamo messo più di un'ora... Nel frattempo i ragazzi parlavano fra di loro ed io e la mia amica pure. Ovviamente io, tentacolica come sempre continuavo a fissarlo (che sul cioè te lo insegnano, lo sguardo colpisce sempre!). Lui, caro da dio, manco mi guarda di striscio, ma neanche per sbaglio eh!
Allora, no, io sentivo gli ormoni scatenati, dato che lui quella sera mi aveva giacca e camicia, che a me fan proprio perdere la testa.
Vabbè insomma riusiciamo ad entrare e...


questa è la situazione. Per spostarsi botte, per bere botte e per mangiare botte. Di ballare invece non se ne parla, è materialmente impossibile entrare in pista.

Al bancone delle bibite viene il meglio. Lì, siamo stati ad aspettare non so quanto tempo, forse un'ora e mezza che ci dessero qualcosa. Io, ad un certo punto, per la disperazione ero finita col buttarmi sul bancone e bagnarmi mezzo braccio di birra. Schifata guardo la mia amica che mi è dietro e lui, dolcemente, mi chiede che c'è, se ho freddo. Poi, per un momento, ho la netta sensazione che mi sfiori... Ed un brivido mi corre lungo la schiena.

Finalmente, dopo un'eternità, riesco ad arraffare una birra e lascio lì gli altri nel tentativo di andare a prendere anche qualcosa da mangiare.Alle griglie la situazione è ancora peggiore. Dopo un'ora di fila riesco a "guadagnare" (meritatamente!) un pugnetto di patatine ancora surgelate e una fetta di salame mal cotto (e ancora mi domando come ho fatto a non prendere l'influenza intestinale).

Vorrei tornare da loro, da lui, ma la calca è terribile e abbiamo deciso di lasciare i telefoni in auto. Presa dalla disperazione, vago per un'altra ora e li ritrovo giusto quando stavano andando verso l'uscita.

"Ah, eccoti qua, ti stavamo cercando" mi dice, e me lo dice in un modo che mi fa provare l'impulso di abbracciarlo. Usciamo e lungo la strada ancora si parla: dell'università, della Croce Rossa e di altro ancora... Sì, mi manda in visibilio gli ormoni ed è pure simpatico, magari lo metto nella lista degli amori...

Verso casa, giusto per scrupolo gli chiedo se mi riporta lui (domanda retorica) eh sì, mi risponde, stasera faccio il tassista (ecco, l'avrei strozzato per questo, ehehe :D). La mia amica dorme, il suo amico è in silenzio, chissà forse dorme anche lui...

Ormai arrivati davanti casa penso che ora sa anche dove abito, che non si sa mai... Ringrazio e saluto, lui aspetta che io sia entrata in casa prima di andare via...

In camera, già infilata sotto le coperte penso che non credo di aver mai speso così male 18,euro, e che in fin dei conti ci siamo divertiti molto di più in macchina... Oggi col senno di poi, credo che se l'occasione doveva essere quella potevo spendere anche 180 euro così male e sarebbe stata un gioia lo stesso (magari, per il mio portafoglio meno).

2 commenti:

Saint Andres ha detto...

Eh, eh, 18 euro... in effetti non l'ho mai digerito quel biglietto, ma... visto come è andata la cosa... ci sono cose che non si possono comperare.
E così quella festa alla fine ce l'ho ancora in testa come fosse ieri, il nostro secondo incontro che in realtà fu il primo, il suo sorriso, i suoi occhi.
Insomma una di quelle serate che ricordo sempre con tantissimo piacere. Indescrivibile.

aroti ha detto...

...sì, ma il momento clou??
quando ci fate partecipi dei particolari?